
Lo studio
I ricercatori hanno usato social media e app per pubblicizzare kit a domicilio per il prelievo di campioni per uomini omosessuali e bisessuali. Circa 6.000 hanno risposto inviando i kit per il prelievo di saliva o sangue richiesti tramite il servizio online. 82 sono risultati positivi all’HIV. Il programma valutato nel nuovo studio è partito a novembre 2011 ed è conosciuto come Dean Street at Home (DS@H). Gli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini sono stati invitati a ordinare un kit a domicilio tramite messaggi o banner su Gaydar, Facebook, Grindr e Recon.
In due anni, a partire da gennaio 2012, più di 17.000 uomini hanno completato una valutazione di base del rischio di HIV in cui venivano fatte domande sull’uso del preservativo, sull’ultimo test dell’HIV effettuato e sulla storia sessuale. I soggetti hanno ricevuto un feedback sul loro rischio di HIV e gli è stato offerto un kit per prelevare a casa la saliva – o da agosto 2013 – il sangue attraverso una puntura in un dito.
Più di un terzo degli uomini non aveva effettuato test per l’HIV in precedenza e la metà era a rischio dell’infezione. Alla fine, 10.323 hanno richiesto il kit e 5.696 lo hanno rinviato. In generale, 121 kit sono risultati positivi per l’HIV e 82 sono stati confermati come nuove infezioni. I risultati sono stati comunicati via mail o tramite telefono.
“I programmi relativi ai test HIV nelle comunità mancano di comodità, tempo e anonimato – hanno detto i ricercatori – Queste barriere dovrebbero essere superate permettendo alle persone di prelevare a casa la loro saliva o il loro sangue. Offrire questa possibilità a gay e bisessuali attraverso i social media e le app è un’opportunità”.
Fonte: Sexually Transmitted Infections
Andrew M. Seaman
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
